Convegno: POVERTÁ, BENESSERE E SALUTE.

Venerdì 23 novembre 2018,
Al centro “Il Cantiere” Piazzetta Durante di Frattamaggiore si è tenuta la Tavola Rotonda “Povertà, benessere e salute” con la partecipazione dei referenti dei Comuni e delle associazioni della provincia a nord di Napoli e sud di Caserta.
L’incontro è stato promosso dalla rete associativa CSL (Coordinamento per lo Sviluppo Locale), in collaborazione con la Caritas Diocesana di Aversa e Federconsumatori Campania.
L’obiettivo è stato quello di dare il via al protocollo d’intesa fra queste organizzazioni e i comuni che attualmente hanno aderito: Arzano, Casoria, Cardito, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Sant’Antimo e Sant’Arpino.
Il protocollo, denominato “Città Visibili”, ha lo scopo di riconoscere e condividere le criticità ed i disagi endemici dell’area urbana tra Napoli e Caserta e prova ad unire diversi attori per cercare delle soluzioni nuove e più incisive.
La rete associativa CSL parte da realtà di volontariato e non profit di quest’area che hanno in questi anni hanno garantito il sostegno e l’inclusione di persone in difficoltà.
“Queste realtà associative sono consapevoli che in questo territorio tutto questo non basta, se non si interagisce con chi ha le responsabilità istituzionali e non ci si coordina per la creazione e lo sviluppo di interventi comuni e strutturati. Questo incontro è stato appunto l’occasione di poter iniziare insieme a dialogare in questa direzione, al di là del colore politico, con serietà e senso di responsabilità, per contrastare lo stato di disagio, malessere sociale e ambientale in cui versa questo territorio. Non è più il tempo di pensare da singoli comuni, quest’area è diventata una grande metropoli, con le sue complessità e una serie di record negativi, bisogna aumentare il dialogo tra i comuni e pensare ad una progettualità comune” dichiara Pasqualino Costanzo, portavoce della Rete CSL.

 

Alla Tavola Rotonda del 23 Novembre 2018 tenutasi a Piazzetta Durante si è delineato un “manifesto di priorità”, nel quale sono emersi i seguenti punti su cui gli aderenti al Protocollo “Città Visibili” si impegnano:
1. Creazione di un osservatorio di quest’area urbana su povertà, salute e benessere sociale. Sviluppo di una piattaforma di comunicazione tra i diversi attori coinvolti al fine di raccogliere e condividere con agilità le informazioni. Un osservatorio che metta le basi per un lavoro comune finalizzato a supportare le azioni di contrasto del disagio e a monitorare nel tempo i cambiamenti possibili. Un osservatorio che si interfaccia con le istituzioni di Città metropolitana, Regione e Ministero per aumentare l’attenzione nei confronti di quest’area e portare istanze e proposte sui tavoli decisionali.
2. Supporto all’intercettazione di risorse pubbliche Regionali, Nazionali ed Europee per il contrasto al disagio, lo sviluppo sociale e culturale del territorio.
3. Contrasto alla povertà estrema, mettendo in rete le azioni e servizi esistenti e riconoscendo e implementando i servizi mancanti per dare risposte strutturate a situazioni di indigenza.
4. Riduzione della povertà educativa, promuovendo interventi innovativi che favoriscano il senso civico, i valori di solidarietà, accoglienza e rispetto per l’ambiente. Aumento di iniziative che favoriscano l’interazione, il coinvolgimento attivo, la condivisione ed il senso di responsabilità dei cittadini rispetto al disagio del proprio territorio.
5. Futuro, Giovani e Lavoro, provando ad aumentare l’accessibilità e la circolazione di informazioni e promuovendo progetti e servizi che possano vedere i giovani del territorio coinvolti in attività lavorative utili al contrasto del disagio e allo sviluppo del territorio.
6. Accessibilità ai servizi pubblici, in particolare a quelli sanitari, favorendo l’accesso a chi per ragioni economiche oggi rinuncia a curarsi.
7. Disabilità, maggiore riconoscimento della problematica, con una riflessione sul rischio di abbandono di persone disabili sole e il supporto ad iniziative utili all’applicazione della legge del “Dopo di Noi” .