Manifesto Città Visibili

Lo strumento con il quale il CSL dialoga con i comuni e con le istituzioni è il Patto Città Visibili.

Considerato la specificità del nostro contesto territoriale la rete si pone come obiettivo principale quello di promuovere la trasparenza degli interventi promossi dalle organizzazioni in/e della rete e il rafforzamento dei principi e dei processi democratici.

L’associazionismo favorisce lo sviluppo di una rete stabile capace di confrontarsi e stimolare cambiamenti in collaborazione con le istituzioni, ed essere soprattutto un esempio di intervento democratico e partecipativo basato sui principi della legalità e della trasparenza. Per questo motivo il progetto prevede di coinvolgere attivamente, oltre alle associazioni di volontariato partner del progetto, tutte le realtà associative del non-profit al fine poter condividere i bisogni, poter monitorare i servizi del territorio e rafforzare il confronto e la collaborazione con le istituzioni pubbliche.

Dall’incontro è stato redatto un manifesto di priorità al quale tutti gli aderenti al protocolloCittà Visibili“:

 

Alla Tavola Rotonda del 23 Novembre 2018 tenutasi in Piazzetta Durante si è delineato un “manifesto di priorità”, nel quale sono emersi i seguenti punti su cui gli aderenti al Protocollo “Città Visibili” si impegnano:  

1. Creazione di un osservatorio di quest’area urbana su povertà, salute e benessere sociale.
Sviluppo di una piattaforma di comunicazione tra i diversi attori coinvolti al fine di raccogliere e condividere con agilità le informazioni. Un osservatorio che metta le basi per un lavoro comune finalizzato a supportare le azioni di contrasto del disagio e a monitorare nel tempo i cambiamenti possibili. Un osservatorio che si interfaccia con le istituzioni di Città metropolitana, Regione e Ministero per aumentare l’attenzione nei confronti di quest’area e portare istanze e proposte sui tavoli decisionali.  

2. Supporto all’intercettazione di risorse pubbliche.
Regionali, Nazionali ed Europee per il contrasto al disagio, lo sviluppo sociale e culturale del territorio.  

3. Contrasto alla povertà estrema, mettendo in rete le azioni e servizi esistenti e riconoscendo e implementando i servizi mancanti per dare risposte strutturate a situazioni di indigenza.  

4. Riduzione della povertà educativa, promuovendo interventi innovativi che favoriscano il senso civico, i valori di solidarietà, accoglienza e rispetto per l’ambiente. Aumento di iniziative che favoriscano l’interazione, il coinvolgimento attivo, la condivisione ed il senso di responsabilità dei cittadini rispetto al disagio del proprio territorio.  

5. Futuro, Giovani e Lavoro, provando ad aumentare l’accessibilità e la circolazione di informazioni e promuovendo progetti e servizi che possano vedere i giovani del territorio coinvolti in attività lavorative utili al contrasto del disagio e allo sviluppo del territorio.  

6. Accessibilità ai servizi pubblici, in particolare a quelli sanitari, favorendo l’accesso a chi per ragioni economiche oggi rinuncia a curarsi.  

7. Disabilità, maggiore riconoscimento della problematica, con una riflessione sul rischio di abbandono di persone disabili sole e il supporto ad iniziative utili all’applicazione della legge del “Dopo di Noi” .